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Andrea Camilleri, il padre di Montalbano, compie 90 anni

25/9/2015

 
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Oltre un migliaio di fan ha celebrato Andrea Camilleri che il 6 settembre ha spento 90 candeline. A fare gli auguri al maestro siciliano, è stata anche il neopresidente della Rai, Monica Maggioni, che si è recata a casa dello scrittore, nei pressi di via Asiago, per fargli gli auguri e prendere parte ai festeggiamenti.
Fenomeno letterario davvero unico e inimitabile, lo scrittore italiano nato a Porto Empedocle, classe 1925, è diventato autore di bestseller superata la soglia dei 70 anni e ora, alla vigilia dei suoi novanta quel successo si è assolutamente radicato e consolidato.
Un successo da oltre 30 milioni di copie, con titoli tradotti in tutto il mondo, che appena vengono pubblicati entrano immediatamente in testa alle classifiche dei libri più venduti. Un consenso unanime che raggiunge lettori di tutte le età e delle più disparate aree geografiche. Il vero successo arriva quando inizia a raccontare le vicissitudini del commissario Montalbano, colto, gran lettore di romanzi, ghiotto di arancini, fidanzato con la bella Livia, che con il suo temperamento focoso e le sue indagini che hanno come sfondo la stupenda Sicilia, è entrato con prepotenza nell'immaginario collettivo. Soprattutto grazie all'interpretazione dell’attore Luca Zingaretti, ex allievo di Camilleri, che negli episodi della serie di Rai1, riesce a raggiungere indici di ascolto altissimi, che clamorosamente rimangono sempre alti anche durante le repliche. Il pubblico televisivo attende sempre con ansia i nuovi episodi della serie, e così per accontentare i milioni di appassionati del genere, la rete ammiraglia della Rai, ha deciso di mandare in onda la nuova serie di sei episodi del “Giovane Montalbano”, nella quale il commissario, è interpretato dal giovane Michele Riondino, che ha già dimostrato nella serie precedente, di essere convincente nel suo ruolo, tanto quanto Zingaretti.
“Montalbano è un monumento che se ne sta lì, ancora destinato a crescere per qualche anno. Terminerà quando finirò io", così ha dichiarato Camilleri in occasione dei vent'anni del suo commissario, le cui avventure si sarebbero dovute fermare al secondo episodio, ma che invece non hanno mai smesso di stupire, e affascinare, affrontando temi sempre attuali, come gli imbrogli negli appalti delle opere pubbliche. “Non mi facevo capace di avere una tale fantasia per la lunga serialità. Però ci sono riuscito” ha spiegato lo scrittore, incallito fumatore, ma anche regista, sceneggiatore, autore teatrale e televisivo, delle più conosciute produzioni poliziesche della tv italiana, dal tenente Sheridan a Maigret. Prima di Montalbano, Camilleri ha appassionato una cerchia di lettori di mezza età, che non lo ha mai abbandonato pubblicando, dopo il rifiuto di 14 editori, “Il corso delle cose” e poi “La strage dimenticata”, “La stagione della caccia”, cui sono seguiti libri diventati cult come “Il birraio di Preston” o “Un filo di fumo”. Il futuro del commissario più famoso e amato d’Italia, sembra già scritto, infatti a tal proposito Camilleri, in una recente intervista ha dichiarato: "Un altro Montalbano lo scriverò: non posso abbandonarlo così". I fan sono avvisati.

Nicola Massaro



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